Laurana Editore
10 idee per il lavoro dei nostri figli
di Marina Calderone editore: Laurana Editore
pagine: 150
La crisi economica mondiale ha colpito molto duramente il nostro Paese e ha mostrato tutta la sua fragilità e la sua arretratezza. E se è vero che la preoccupazione è generale, c’è una categoria che rischia più delle altre: i giovani. Che sembrano non avere futuro. Marina Calderone, che è allo stesso tempo presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e madre, con la consueta intelligenza fa il punto della situazione e mostra la rotta da seguire. Perché le possibilità ci sono, e sono per ognuno. Che voi siate genitori preoccupati oppure figli disorientati, queste pagine diventeranno la bussola fondamentale nell’individuazione di un’occupazione sicura. Un libro necessario, che offre in maniera discorsiva dati certi sulle opportunità reali che ci sono tra formazione, finanziamenti pubblici, facilitazioni legislative, consolidamento della propria posizione e altro ancora. Sia per chi sta ancora studiando, sia per chi ha appena finito, sia per chi già da un po’ è preda del precariato. Un libro che non ha paura di guardare in faccia alla realtà. E che mostra come cambiarla.
editore: Laurana Editore
pagine: 150
La crisi economica mondiale ha colpito molto duramente il nostro Paese e ha mostrato tutta la sua fragilità e la sua arretratezza. E se è vero che la preoccupazione è generale, c’è una categoria che rischia più delle altre: i giovani. Che sembrano non avere futuro. Marina Calderone, che è allo stesso tempo presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e madre, con la consueta intelligenza fa il punto della situazione e mostra la rotta da seguire. Perché le possibilità ci sono, e sono per ognuno. Che voi siate genitori preoccupati oppure figli disorientati, queste pagine diventeranno la bussola fondamentale nell’individuazione di un’occupazione sicura. Un libro necessario, che offre in maniera discorsiva dati certi sulle opportunità reali che ci sono tra formazione, finanziamenti pubblici, facilitazioni legislative, consolidamento della propria posizione e altro ancora. Sia per chi sta ancora studiando, sia per chi ha appena finito, sia per chi già da un po’ è preda del precariato. Un libro che non ha paura di guardare in faccia alla realtà. E che mostra come cambiarla.
Atene è un sogno
di Michele Monina editore: Laurana Editore
pagine: 160
Un libro che è insieme una guida aggiornatissima di Atene e un reportage vibrante. Per scoprire cosa sta accadendo in Grecia. Per conoscere la sua gente, che ogni giorno va avanti tra paure e speranze.La città è viva sotto gli occhi di Michele Monina, che non solo ci accompagna per mano attraverso le sue vie, le sue opere d’arte, le sue tradizioni, i suoi appuntamenti e i suoi locali, ma ci mette anche a disposizione musiche, romanzi e film per entrare nel clima giusto già prima del viaggio. Una guida d’autore che non si sfoglia, insomma, ma si legge dalla prima all’ultima pagina.Atene è una tappa del tour di Monina attraverso l’Europa. Scopo: raccontarla in presa diretta. Dodici libri per dodici città in dodici mesi. Un viaggio straordinario, una maratona di scrittura senza precedenti.
editore: Laurana Editore
pagine: 160
Un libro che è insieme una guida aggiornatissima di Atene e un reportage vibrante. Per scoprire cosa sta accadendo in Grecia. Per conoscere la sua gente, che ogni giorno va avanti tra paure e speranze.La città è viva sotto gli occhi di Michele Monina, che non solo ci accompagna per mano attraverso le sue vie, le sue opere d’arte, le sue tradizioni, i suoi appuntamenti e i suoi locali, ma ci mette anche a disposizione musiche, romanzi e film per entrare nel clima giusto già prima del viaggio. Una guida d’autore che non si sfoglia, insomma, ma si legge dalla prima all’ultima pagina.Atene è una tappa del tour di Monina attraverso l’Europa. Scopo: raccontarla in presa diretta. Dodici libri per dodici città in dodici mesi. Un viaggio straordinario, una maratona di scrittura senza precedenti.
10 modi per imparare a essere poveri ma felici
di Andrea Pomella editore: Laurana Editore
pagine: 150
Ci siamo abituati a essere ricchi. Non solo, ci siamo abituati – senza davvero rendercene conto – a essere felici solo quando possiamo spendere la nostra ricchezza, piccola o grande che sia. L’illusione è quindi di stare bene solo quando si compra qualcosa di nuovo, che sia un vestito o una gita fuori porta, un happy hour o un iPhone. E forse le cose stanno anche peggio di così. Ormai proviamo felicità solo quando scegliamo, e quando abbiamo comprato ormai non ci interessa più quello che stringiamo tra le mani.Oltre che falso e ingannevole questo modello di vita non può più esser sostenuto in un momento di crisi internazionale come quello in cui viviamo ormai da anni. È quindi arrivata l’ora, come spiega Andrea Pomella in questo libro, di riscoprire una cultura della povertà che non sia miseria, ritrovando il piacere di custodire i propri averi senza sperperarli in desideri superflui, spezzando il luogo comune “ricco, allora felice” e liberando la ricerca della felicità dalle logiche della mercificazione. Per riportarla a quella dei sentimenti. Per uscire da un vicolo cieco esistenziale che sta spegnendo la luce sul nostro futuro.
editore: Laurana Editore
pagine: 150
Ci siamo abituati a essere ricchi. Non solo, ci siamo abituati – senza davvero rendercene conto – a essere felici solo quando possiamo spendere la nostra ricchezza, piccola o grande che sia. L’illusione è quindi di stare bene solo quando si compra qualcosa di nuovo, che sia un vestito o una gita fuori porta, un happy hour o un iPhone. E forse le cose stanno anche peggio di così. Ormai proviamo felicità solo quando scegliamo, e quando abbiamo comprato ormai non ci interessa più quello che stringiamo tra le mani.Oltre che falso e ingannevole questo modello di vita non può più esser sostenuto in un momento di crisi internazionale come quello in cui viviamo ormai da anni. È quindi arrivata l’ora, come spiega Andrea Pomella in questo libro, di riscoprire una cultura della povertà che non sia miseria, ritrovando il piacere di custodire i propri averi senza sperperarli in desideri superflui, spezzando il luogo comune “ricco, allora felice” e liberando la ricerca della felicità dalle logiche della mercificazione. Per riportarla a quella dei sentimenti. Per uscire da un vicolo cieco esistenziale che sta spegnendo la luce sul nostro futuro.
10 cose buone per l'Italia che la Sinistra deve fare subito
di Giuseppe Civati editore: Laurana Editore
pagine: 200
Mobilità sociale, selezione degli investimenti per rendere l’Italia il paese dell’innovazione, ambiente e bellezza come elementi strategici, contrasto feroce alla corruzione e all’evasione con metodi innovativi, trasparenza nel rapporto con la società, riforma della politica e una nuova concezione del potere, meno invasiva dell’attuale, come è giusto e democratico che sia. E un solo grande nemico: non la parte avversa, ma la categoria dello spreco. Di tempo, di occasioni, di opportunità. Di territorio. Di denaro pubblico. Sullo sfondo, al di là dei monti (non solo metaforici), l’Europa, vero campo d’azione della prossima generazione della politica italiana. Un paese profondamente rinnovato, più dignitoso e giusto, in poche mosse che si possono fare subito per ridare all’Italia quello che le è mancato in questi anni e che sembra essere scomparso per i suoi cittadini, soprattutto i più giovani: il futuro. Dieci cose di sinistra da fare subito. Perché il paese non può più aspettare.
editore: Laurana Editore
pagine: 200
Mobilità sociale, selezione degli investimenti per rendere l’Italia il paese dell’innovazione, ambiente e bellezza come elementi strategici, contrasto feroce alla corruzione e all’evasione con metodi innovativi, trasparenza nel rapporto con la società, riforma della politica e una nuova concezione del potere, meno invasiva dell’attuale, come è giusto e democratico che sia. E un solo grande nemico: non la parte avversa, ma la categoria dello spreco. Di tempo, di occasioni, di opportunità. Di territorio. Di denaro pubblico. Sullo sfondo, al di là dei monti (non solo metaforici), l’Europa, vero campo d’azione della prossima generazione della politica italiana. Un paese profondamente rinnovato, più dignitoso e giusto, in poche mosse che si possono fare subito per ridare all’Italia quello che le è mancato in questi anni e che sembra essere scomparso per i suoi cittadini, soprattutto i più giovani: il futuro. Dieci cose di sinistra da fare subito. Perché il paese non può più aspettare.
La felicità terrena
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
pagine: 198
Dobbiamo immaginarcela questa terra, per viverci feliciSiamo abituati a desiderare. A desiderare cose nuove che ancora non possediamo, rapporti sereni con le persone che abbiamo attorno, soluzioni efficaci per i problemi della vita di tutti i giorni. Siamo dunque convinti che la felicità, sulla terra, stia nel soddisfare questi desideri.Giulio Mozzi nei racconti del suo libro mostra invece una possibilità differente: che i nostri desideri crescano a tal punto da uscire fuori di noi e creare un mondo diverso da quello reale, che a quello reale si sovrappone e che quello reale nasconde. L’immaginazione non può certo prendere il potere e cambiare lo stato delle cose, ma costituire un nido entro cui ripararsi sì. La felicità che ne deriva è di questa vita e non riguarda solo i personaggi del libro, ma tutti noi lettori.Pubblicato originariamente nel 1996 da Einaudi, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Strega di quell’anno, La felicità terrena è il libro più importante di Giulio Mozzi e torna disponibile in una nuova edizione con testi inediti e una nota finale d’autore.
editore: Laurana Editore
pagine: 198
Dobbiamo immaginarcela questa terra, per viverci feliciSiamo abituati a desiderare. A desiderare cose nuove che ancora non possediamo, rapporti sereni con le persone che abbiamo attorno, soluzioni efficaci per i problemi della vita di tutti i giorni. Siamo dunque convinti che la felicità, sulla terra, stia nel soddisfare questi desideri.Giulio Mozzi nei racconti del suo libro mostra invece una possibilità differente: che i nostri desideri crescano a tal punto da uscire fuori di noi e creare un mondo diverso da quello reale, che a quello reale si sovrappone e che quello reale nasconde. L’immaginazione non può certo prendere il potere e cambiare lo stato delle cose, ma costituire un nido entro cui ripararsi sì. La felicità che ne deriva è di questa vita e non riguarda solo i personaggi del libro, ma tutti noi lettori.Pubblicato originariamente nel 1996 da Einaudi, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Strega di quell’anno, La felicità terrena è il libro più importante di Giulio Mozzi e torna disponibile in una nuova edizione con testi inediti e una nota finale d’autore.
Era solo una promessa
di Fausto Vitaliano editore: Laurana Editore
pagine: 458
Noi siamo il nostro passato.A chi lo doneremo?Nella primavera del 1992 l’Italia è in fermento: il vecchio potere non è più garantito, i tribunali spiccano mandati di cattura per chi sembrava intoccabile e la gente segue le notizie con ottimismo. Come se ci fosse una rivoluzione. Senza chiedersi cosa verrà, dopo la rivoluzione. Alessandro osserva tutto con distacco. Sta per compiere trent’anni, ma non sa cosa farsene: ha perso i genitori in un incidente ferroviario e l’assicurazione lo manterrà per sempre. Vive fuori dal tempo. Almeno finché Letizia de Santillana, direttrice di “Modern”, la rivista con cui collabora quasi per capriccio, non lo spedisce presso i Neyroz, oscura famiglia di provincia che in due generazioni ha raggiunto un benessere assoluto. Piccoli industriali che nell’Italia pre-Tangentopoli potrebbero fare il colpaccio e trovare il loro posto al sole mentre le cose si sistemano. Alessandro si rende subito conto che se loro rappresentano il nuovo, di questo nuovo sarebbe meglio farne a meno. Se non fosse che dei tre eredi una è la bellissima Silvia. Ecco allora Era solo una promessa, una storia d’amore che è grande in sé e che inoltre si intreccia con tutta la storia recente del nostro Paese. Tra vicende private, vicende pubbliche e, perché no, qualche fantasma.
editore: Laurana Editore
pagine: 458
Noi siamo il nostro passato.A chi lo doneremo?Nella primavera del 1992 l’Italia è in fermento: il vecchio potere non è più garantito, i tribunali spiccano mandati di cattura per chi sembrava intoccabile e la gente segue le notizie con ottimismo. Come se ci fosse una rivoluzione. Senza chiedersi cosa verrà, dopo la rivoluzione. Alessandro osserva tutto con distacco. Sta per compiere trent’anni, ma non sa cosa farsene: ha perso i genitori in un incidente ferroviario e l’assicurazione lo manterrà per sempre. Vive fuori dal tempo. Almeno finché Letizia de Santillana, direttrice di “Modern”, la rivista con cui collabora quasi per capriccio, non lo spedisce presso i Neyroz, oscura famiglia di provincia che in due generazioni ha raggiunto un benessere assoluto. Piccoli industriali che nell’Italia pre-Tangentopoli potrebbero fare il colpaccio e trovare il loro posto al sole mentre le cose si sistemano. Alessandro si rende subito conto che se loro rappresentano il nuovo, di questo nuovo sarebbe meglio farne a meno. Se non fosse che dei tre eredi una è la bellissima Silvia. Ecco allora Era solo una promessa, una storia d’amore che è grande in sé e che inoltre si intreccia con tutta la storia recente del nostro Paese. Tra vicende private, vicende pubbliche e, perché no, qualche fantasma.
10 modi per diventare un mito (e fare un sacco di soldi)
di Michele Monina editore: Laurana Editore
pagine: 128
Diventare un mito è possibile. Anzi, è alla portata più o meno di tutti. Basta sapere come si fa e, soprattutto, cosa si è disposti a sacrificare per riuscirci. Perché alcune cose sono anche facili – cosa ci vuole a trovare un nome d’arte memorabile? – e altre divertenti – tipo affidare la propria immagine a una drag queen – ma ce ne sono pure di sgradevoli: a chi piace andare sui giornali perché la polizia ci ha trovati fatti o ubriachi in mezzo a una rissa? Eppure, è una delle strategie che vanno per la maggiore.Michele Monina, che di celebrità ne ha conosciute un certo numero, ci conduce per mano tra i loro segreti. Si dovrà sposare una causa umanitaria? I reality show sono un buon trampolino di lancio oppure ci porteranno a essere per sempre star di serie B? È meglio essere bisessuali oppure basta cambiare partner ogni settimana? Le crisi mistiche vanno ancora di moda? E morire giovani?Un libro divertente, ma anche serio. Perché per la scalata al successo i concorrenti sono tanti e bisogna applicarsi per diventare ricchi e famosi.
editore: Laurana Editore
pagine: 128
Diventare un mito è possibile. Anzi, è alla portata più o meno di tutti. Basta sapere come si fa e, soprattutto, cosa si è disposti a sacrificare per riuscirci. Perché alcune cose sono anche facili – cosa ci vuole a trovare un nome d’arte memorabile? – e altre divertenti – tipo affidare la propria immagine a una drag queen – ma ce ne sono pure di sgradevoli: a chi piace andare sui giornali perché la polizia ci ha trovati fatti o ubriachi in mezzo a una rissa? Eppure, è una delle strategie che vanno per la maggiore.Michele Monina, che di celebrità ne ha conosciute un certo numero, ci conduce per mano tra i loro segreti. Si dovrà sposare una causa umanitaria? I reality show sono un buon trampolino di lancio oppure ci porteranno a essere per sempre star di serie B? È meglio essere bisessuali oppure basta cambiare partner ogni settimana? Le crisi mistiche vanno ancora di moda? E morire giovani?Un libro divertente, ma anche serio. Perché per la scalata al successo i concorrenti sono tanti e bisogna applicarsi per diventare ricchi e famosi.
10 italiani che hanno conquistato il mondo
di Simone Marcuzzi editore: Laurana Editore
pagine: 148
Una scrollata di spalle e un sorrisetto in cima alle labbra. Poi la solita litania: “Ah, Italia! Italia: mafia, pizza, Berlusconi!” Al massimo aggiungono le belle donne. Mentre ormai il calcio non lo citano neanche più.Ma è tutto qui quello che di noi arriva all’estero? È possibile che non si esca da stereotipi così penosi? Simone Marcuzzi non ci sta. Perché di nostri connazionali riconosciuti nel mondo per la loro inventiva e per il loro talento, per la loro unicità e per la loro carriera, ce ne sono tantissimi. Così sceglie i dieci che per lui sono più urgenti e ce li mostra come compagni di viaggio in un libro che è quasi un’autobiografia tenera e scanzonata. Episodio dopo episodio vediamo un ragazzino diventare grande nella provincia italiana seguendo stelle polari che si chiamano Pinocchio e Luciano Pavarotti, Dante e Rita Levi-Montalcini, Enzo Ferrari e Giorgio Armani, Moana Pozzi e Leonardo da Vinci, Sergio Leone-Ennio Morricone e Juri Chechi. Subito ci viene da fare il nostro, di elenco. E scopriamo che non è poi la peggior sventura del mondo, essere nati in Italia.
editore: Laurana Editore
pagine: 148
Una scrollata di spalle e un sorrisetto in cima alle labbra. Poi la solita litania: “Ah, Italia! Italia: mafia, pizza, Berlusconi!” Al massimo aggiungono le belle donne. Mentre ormai il calcio non lo citano neanche più.Ma è tutto qui quello che di noi arriva all’estero? È possibile che non si esca da stereotipi così penosi? Simone Marcuzzi non ci sta. Perché di nostri connazionali riconosciuti nel mondo per la loro inventiva e per il loro talento, per la loro unicità e per la loro carriera, ce ne sono tantissimi. Così sceglie i dieci che per lui sono più urgenti e ce li mostra come compagni di viaggio in un libro che è quasi un’autobiografia tenera e scanzonata. Episodio dopo episodio vediamo un ragazzino diventare grande nella provincia italiana seguendo stelle polari che si chiamano Pinocchio e Luciano Pavarotti, Dante e Rita Levi-Montalcini, Enzo Ferrari e Giorgio Armani, Moana Pozzi e Leonardo da Vinci, Sergio Leone-Ennio Morricone e Juri Chechi. Subito ci viene da fare il nostro, di elenco. E scopriamo che non è poi la peggior sventura del mondo, essere nati in Italia.
La notte dei petali bianchi
di Gianfranco Di Fiore editore: Laurana Editore
pagine: 258
La storia d'amore fragile tra un cristiano e una musulmanaC’è un distretto produttivo, tra Brescia, Chiari e Rovato, fatto solo di fabbriche e capannoni. È il personale inferno di Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e gira, notte dopo notte, per verificare che tutto vada per il meglio. Vive insieme a sua madre, una donna che da quando è rimasta sola sembra rinata. Ma rinata male, perché passa il tempo tra creme e sesso trovato via internet. Nella stessa zona vive anche Samira, una giovane musulmana. Ha un padre violento, reso ancora più violento dal fatto di vivere in un posto che sente straniero e ostile: l’Italia. Così quest’uomo sarebbe pronto ad ammazzare sua figlia se soltanto sapesse che ha incontrato Dante, un cristiano, e che si ostina a frequentarlo. Perché Samira è già una donna, e vuole essere una donna libera. Mentre un gruppetto di suoi connazionali sta preparando un attentato miserabile, da poveracci, e Dante finirà per imbattersi anche in loro… La notte dei petali bianchi prova a rispondere a una domanda: fa più paura stare da soli o fanno più paura gli altri, i diversi da noi? E lo fa mettendoci a disposizione una lucida visione dell’Italia dei nostri anni e un inedito talento nel raccontarla.
editore: Laurana Editore
pagine: 258
La storia d'amore fragile tra un cristiano e una musulmanaC’è un distretto produttivo, tra Brescia, Chiari e Rovato, fatto solo di fabbriche e capannoni. È il personale inferno di Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e gira, notte dopo notte, per verificare che tutto vada per il meglio. Vive insieme a sua madre, una donna che da quando è rimasta sola sembra rinata. Ma rinata male, perché passa il tempo tra creme e sesso trovato via internet. Nella stessa zona vive anche Samira, una giovane musulmana. Ha un padre violento, reso ancora più violento dal fatto di vivere in un posto che sente straniero e ostile: l’Italia. Così quest’uomo sarebbe pronto ad ammazzare sua figlia se soltanto sapesse che ha incontrato Dante, un cristiano, e che si ostina a frequentarlo. Perché Samira è già una donna, e vuole essere una donna libera. Mentre un gruppetto di suoi connazionali sta preparando un attentato miserabile, da poveracci, e Dante finirà per imbattersi anche in loro… La notte dei petali bianchi prova a rispondere a una domanda: fa più paura stare da soli o fanno più paura gli altri, i diversi da noi? E lo fa mettendoci a disposizione una lucida visione dell’Italia dei nostri anni e un inedito talento nel raccontarla.
Piccolo testamento
di Gabriele Dadati editore: Laurana Editore
pagine: 136
Nell’arco di una lunga notte, la storia di una grande amiciziaIn un’afosa notte di giugno un giovane di neanche trent’anni si sveglia, si alza dal letto nel quale giace una ragazza che non ama ed esce sul terrazzino a fumare. Ripensa a Vittorio, intellettuale cinquantenne, uomo curioso e rigoroso, amabile e solitario, morto un mese prima: un tumore al cervello gli ha mangiato il corpo, la libertà, la parola. Il giovane era diventato, non per obbligo scolastico ma per elezione, il suo allievo. Quasi il figlio adottivo. E la morte del padre adottivo ha fatto coagulare in lui le sostanze più preziose dell’insegnamento ricevuto: la passione argomentativa, la disponibilità, il sentimento di essere custode di un bene. Questo si racconta in Piccolo testamento, romanzo intessuto di esperienza vera. La storia di un’educazione, di una perdita e di un’eredità. Una storia molto personale, certo, ma anche un capitolo di storia di questa Italia che va in disfacimento, e forse morirà, senza lasciare ai propri figli un’eredità precisa: un’educazione al lavoro del pensiero, un gusto per la bellezza, un desiderio di nitidezza, una capacità di dire sì e di dire no. Il giovane è uno di quei figli d’Italia che, grazie al gioco del caso e al proprio merito, quell’eredità è riuscito a conquistarsela, accettando insieme la responsabilità che ne consegue. Da anni non si leggeva un romanzo così corporale e insieme così intellettuale. Così privato e insieme così pubblico, civile.
editore: Laurana Editore
pagine: 136
Nell’arco di una lunga notte, la storia di una grande amiciziaIn un’afosa notte di giugno un giovane di neanche trent’anni si sveglia, si alza dal letto nel quale giace una ragazza che non ama ed esce sul terrazzino a fumare. Ripensa a Vittorio, intellettuale cinquantenne, uomo curioso e rigoroso, amabile e solitario, morto un mese prima: un tumore al cervello gli ha mangiato il corpo, la libertà, la parola. Il giovane era diventato, non per obbligo scolastico ma per elezione, il suo allievo. Quasi il figlio adottivo. E la morte del padre adottivo ha fatto coagulare in lui le sostanze più preziose dell’insegnamento ricevuto: la passione argomentativa, la disponibilità, il sentimento di essere custode di un bene. Questo si racconta in Piccolo testamento, romanzo intessuto di esperienza vera. La storia di un’educazione, di una perdita e di un’eredità. Una storia molto personale, certo, ma anche un capitolo di storia di questa Italia che va in disfacimento, e forse morirà, senza lasciare ai propri figli un’eredità precisa: un’educazione al lavoro del pensiero, un gusto per la bellezza, un desiderio di nitidezza, una capacità di dire sì e di dire no. Il giovane è uno di quei figli d’Italia che, grazie al gioco del caso e al proprio merito, quell’eredità è riuscito a conquistarsela, accettando insieme la responsabilità che ne consegue. Da anni non si leggeva un romanzo così corporale e insieme così intellettuale. Così privato e insieme così pubblico, civile.
10 buoni motivi per essere cattolici
di Valter Binaghi, Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
pagine: 148
Oggi, in Italia, non c’è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo. Il dibattito pubblico si sfoga a commentare le prese di posizione della gerarchia pro o contro le politiche del governo, o a rivangare interminabili discussioni attorno alla morale sessuale. Ma il cattolicesimo è tutt’altra cosa: è, prima di tutto, una storia d’amore, difficile e contrastata come tutte le storie d’amore, tra un Creatore e le sue creature. È la storia di un’attesa della fine. È la storia di un Dio che contempla con meraviglia gli uomini e decide di sperimentare Egli stesso il loro grande mistero: la vita nella carne e la morte.Ci volevano due scrittori per arrischiarsi nel tentativo di raccontare l’immaginario cattolico inteso come un contenitore pieno di storie che hanno a che fare con noi tutti. Cattolici essi stessi, non hanno voluto scrivere un ennesimo catechismo conformistico o alternativo. Non hanno voluto né compiacere la gerarchia né dispiacere a essa.Hanno voluto piuttosto mostrare come l’essere cristiani cattolici sia oggi, in Italia, la più radicale diversità sperimentabile.
editore: Laurana Editore
pagine: 148
Oggi, in Italia, non c’è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo. Il dibattito pubblico si sfoga a commentare le prese di posizione della gerarchia pro o contro le politiche del governo, o a rivangare interminabili discussioni attorno alla morale sessuale. Ma il cattolicesimo è tutt’altra cosa: è, prima di tutto, una storia d’amore, difficile e contrastata come tutte le storie d’amore, tra un Creatore e le sue creature. È la storia di un’attesa della fine. È la storia di un Dio che contempla con meraviglia gli uomini e decide di sperimentare Egli stesso il loro grande mistero: la vita nella carne e la morte.Ci volevano due scrittori per arrischiarsi nel tentativo di raccontare l’immaginario cattolico inteso come un contenitore pieno di storie che hanno a che fare con noi tutti. Cattolici essi stessi, non hanno voluto scrivere un ennesimo catechismo conformistico o alternativo. Non hanno voluto né compiacere la gerarchia né dispiacere a essa.Hanno voluto piuttosto mostrare come l’essere cristiani cattolici sia oggi, in Italia, la più radicale diversità sperimentabile.
10 gay che salvano l'Italia oggi
di Daniela Gambino editore: Laurana Editore
pagine: 148
A volte capita di sentir dire: “Non ho niente contro gli omosessuali. Un sacco di miei amici lo sono”. Oppure, quando va peggio, saltano fuori frasi tipo: “Meglio fascista che frocio” e “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay”. L’idea che ci sta sotto però è sempre la stessa: noi normali di qua, voi diversi di là, e in mezzo una riga bella larga. Perché in Italia va così, e pare che rivendicare diritti sia negli interessi solo della minoranza di turno. Invece sarebbe ora di rendersi conto che chi rivendica diritti sta facendo un favore a noi tutti, perché ci mostra come fare lo stesso quando sarà il nostro turno. Perché poi viene sempre, il nostro turno. E allora, nel frattempo, non vogliamo aiutare gli altri nelle loro battaglie? Seguendo l’esempio di Nichi Vendola, Tiziano Ferro e Nino Gennaro, Aldo Busi, Leo Gullotta e Rosario Crocetta, e ancora Anna Paola Concia, Titti De Simone, Franco Grillini e Gianni Vattimo. Che non sono gay o lesbiche. Sono persone.
editore: Laurana Editore
pagine: 148
A volte capita di sentir dire: “Non ho niente contro gli omosessuali. Un sacco di miei amici lo sono”. Oppure, quando va peggio, saltano fuori frasi tipo: “Meglio fascista che frocio” e “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay”. L’idea che ci sta sotto però è sempre la stessa: noi normali di qua, voi diversi di là, e in mezzo una riga bella larga. Perché in Italia va così, e pare che rivendicare diritti sia negli interessi solo della minoranza di turno. Invece sarebbe ora di rendersi conto che chi rivendica diritti sta facendo un favore a noi tutti, perché ci mostra come fare lo stesso quando sarà il nostro turno. Perché poi viene sempre, il nostro turno. E allora, nel frattempo, non vogliamo aiutare gli altri nelle loro battaglie? Seguendo l’esempio di Nichi Vendola, Tiziano Ferro e Nino Gennaro, Aldo Busi, Leo Gullotta e Rosario Crocetta, e ancora Anna Paola Concia, Titti De Simone, Franco Grillini e Gianni Vattimo. Che non sono gay o lesbiche. Sono persone.

