10 idee per il lavoro dei nostri figli

10 idee per il lavoro dei nostri figli
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«È necessario che le generazioni più mature e sensibili si mettano umilmente nella posizione di ascolto delle giovani generazioni. Si è sordi quando si ha paura delle novità e dell'incertezza. Una generazione adulta è quella che anziché confezionare facili soluzioni per gli altri si mette in gioco e ascoltando i giovani riuscirà meglio ad ascoltare anche se stessa». Walter Passerini
La crisi economica mondiale ha colpito molto duramente il nostro Paese e ha mostrato tutta la sua fragilità e la sua arretratezza. E se è vero che la preoccupazione è generale, c’è una categoria che rischia più delle altre: i giovani. Che sembrano non avere futuro.
Marina Calderone, che è allo stesso tempo presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e madre, con la consueta intelligenza fa il punto della situazione e mostra la rotta da seguire. Perché le possibilità ci sono, e sono per ognuno. Che voi siate genitori preoccupati oppure figli disorientati, queste pagine diventeranno la bussola fondamentale nell’individuazione di un’occupazione sicura.
Un libro necessario, che offre in maniera discorsiva dati certi sulle opportunità reali che ci sono tra formazione, finanziamenti pubblici, facilitazioni legislative, consolidamento della propria posizione e altro ancora. Sia per chi sta ancora studiando, sia per chi ha appena finito, sia per chi già da un po’ è preda del precariato.
Un libro che non ha paura di guardare in faccia alla realtà. E che mostra come cambiarla.
 

Biografia dell'autore

Marina Calderone

Marina Calderone

Marina Calderone è Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e del Comitato Unitario delle Professioni. Vive e lavora tra Roma e Cagliari, dove è titolare di studio professionale. È specialista di tematiche lavoristiche e ha maturato, durante lunghi anni come dirigente di categoria, una particolare propensione alle politiche attive del lavoro. Nel 2011 ha pubblicato Il lavoro che vorrei (Novecento media), prefazione di Don Luigi Ciotti.