Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Le ultime novità

Lo splendore

I. L'infanzia di Hans

di Pier Paolo Di Mino

editore: Laurana Editore

pagine: 680

Che cosa sappiamo della realtà? La realtà dell’esperienza ci è nota: conosciamo fatti, eventi, cause, luoghi, individui. Ma nel cuore dell’esperienza è nascosta una trama simbolica: la realtà reale. Nell’Ottocento, mentre grazie alla rivoluzione industriale la tecnica si affermava come lo strumento principe per la conoscenza e il dominio del mondo, i romanzieri – da Balzac a Flaubert – tentarono di rappresentare scientificamente la realtà dell’esperienza; ma nel passaggio al Novecento ci si accorse che il realismo non riusciva a soddisfare il bisogno di senso, che l’esperienza risultava frammentata e dispersa, che la realtà reale sfuggiva alla presa. Joyce, Proust, Döblin, Mann, Broch, Musil, Hesse, Canetti e altri tentarono un romanzo nuovo, vorace, spirituale, strabordante dalle forme canoniche. Lo splendore di Pier Paolo Di Mino si colloca in questa tradizione modernista; ma ficca le sue radici molto più nel profondo, nelle grandi narrazioni bibliche e prebibliche, nella sapienza cabalistica e alchemica – il titolo è un omaggio allo Zohar –, nel romanzo comico e parodistico di Cervantes e Sterne. E al tempo stesso è una rocambolesca e talvolta granguignolesca epopea popolare, avvincente come un romanzo di Dumas. Questo primo volume dello Splendore è il racconto dell’infanzia di Hans Doré, nato nel 1911 in un sobborgo di Berlino e destinato a diventare il «vero re», colui che – senza saperlo – potrà salvare il mondo dalla macchina della necessità; ma è soprattutto il racconto della sua genealogia diretta e indiretta, nella quale si affollano personaggi memorabili – la curatrice ambulante Hermine, la piissima Clea, il brutale Gustav, il fervente socialista Joseph –, ciascuno con il proprio compito all’interno della sottile trama che regge le sorti dell’umanità. Le loro vite sono contese da due fazioni contrapposte, che sembrano muoversi con agilità nello spazio e nel tempo: da una parte l’abeliano Hubel e il cainita Ginzburg, dall’altra il prete Kircher e un misterioso libraio. Saranno questi ultimi che, per mezzo di un visionario libro azzurro fatto di sole immagini, tenteranno di guidare Hermine, Clea, Gustav, Joseph e lo stesso Hans verso lo splendore.
22,00

Il giorno dei limoni neri

di Alessandro Di Domizio

editore: Laurana Editore

pagine: 280

1997 – Giacomo Riesi è un mafioso. Ha ucciso, vendicato e obbedito ciecamente agli ordini imposti dalla famiglia, per un senso di appartenenza che gli è stato inculcato con la forza sin dalla tenera età. Giacomo è anche un detenuto dell’Orfento, carcere di massima sicurezza nella montagna abruzzese. Prigioniero da vent’anni, è il punto di riferimento di tutti i carcerati, che verso di lui nutrono un profondo rispetto. O almeno, questo finché l’omicidio della sua amante, la giovane ispettrice Sara Trevisan, non getta la sua rispettabilità alle ortiche. Chi ha ucciso Sara? E perché le modalità del suo assassinio ricordano quelle della moglie di Giacomo, morta decenni prima? Tra faide familiari, intrighi, torture e lotte a mani nude, Giacomo dovrà mettere a rischio la sua incolumità fisica e mentale per trovare il colpevole e cercare, finalmente, di conquistare la felicità che gli è sempre stata negata.
17,00

Tutta colpa di Chopin

di Cristina Aicardi, Ferdinando Pastori

editore: Laurana Editore

pagine: 232

A Milano l’estate non ne vuole sapere di cedere il passo all’autunno, così come Olga Cazzaniga Peroni di stare lontana dai guai. Questa volta è il furto subito da un’amica a fornirle l’occasione di tornare a collaborare con l’investigatore privato Franco Reali. Inizialmente restio a occuparsi del caso, Reali finisce comunque per accettare l’incarico nonostante la presenza ingombrante della vulcanica brianzola, ricomponendo così una delle coppie più improbabili e fuori dagli schemi del giallo italiano. L’investigatore e la sua squadra dovranno non solo trovare il filo rosso che collega la Brianza a Milano, ma anche provare a imbrigliare l’incontenibile Olga. Mistero, azione e ironia sono gli ingredienti di questa nuova commedia gialla dove i personaggi, già apparsi in Dolce da morire, tornano in scena ancora più imprevedibili, scorretti e coinvolgenti che mai.
17,00

Odio il martedì

di Riccardo Seccarello

editore: Laurana Editore

pagine: 296

Veneto, 2012. Un brutale assassinio scuote Colleverde, un paese trevigiano immerso nei vigneti del Prosecco. Mentre fa jogging nel bosco, il maresciallo dei carabinieri Nino Visentini trova il cadavere di Cristina Rizzo, una giovane farmacista. Sicuramente opera di professionisti, l’omicidio sembra non avere un movente. Durante le indagini, i carabinieri e l’acida pm girano a vuoto, tra buchi nell’acqua e false piste. L’unica nota positiva è l’emergere di importanti particolari su alcuni abitanti di Colleverde, tra cui Elvira Schiavon, una bella e raffinata ex prostituta che si è trasferita da Mestre nella cittadina. La donna ha aperto un apprezzato negozio di biancheria intima maschile e, niente di meno, frequenta Visentini.  Tra colpi di scena e difficoltà a ogni angolo, Visentini dovrà lottare con tutto se stesso per trovare il colpevole e per stare accanto a Elvira anche a costo della propria missione. Perché la giustizia non ammette sfumature.
18,00

La casa delle orfane bianche

di Fiammetta Palpati

editore: Laurana Editore

pagine: 376

Per aiutarsi reciprocamente tre donne di mezz’età decidono di ritirarsi in una casa di paese con le rispettive anziane madri, bisognose di assistenza. La convivenza, sulla carta, è un incastro perfetto: cosa c’è di meglio della rusticità dei bei tempi andati per dividere spese, pensieri, incombenze, e magari risanare quel legame intimo tra madre e figlia, di accudimento e amore, che al momento è invertito? Ma il nido si mostra assai presto per quello che è: un covo di immaturità, risentimento, egocentrismo e disperazione che sfocia in un tragicomico delirio collettivo: la casa si rivolta contro le inquiline e il loro desiderio, soffocandole tra immondizie, un cane infido e l’odore nauseabondo di una papera guasta. La situazione precipita quando arriva nella casa, teoricamente come badante, una suora fasulla e inferma, che si piazza in poltrona e pretende d’essere servita e riverita. Lo scompiglio che ne segue getta le protagoniste nello sconforto totale finché, come in ogni dramma che si rispetti, esse saranno costrette a smascherarsi, e a dichiararsi orfane bianche. Un piccolo miracolo profano si compie: ma nessuno guarisce, e la porta della casa delle orfane bianche si chiude su un lieto e bizzarro banchetto funebre, a base di uova tonnate e pizze di Pasqua. A fare da cerimoniere in casa, e assistere il lettore durante lo svolgersi di questo mistero pasquale, c’è un narratore in smoking: distaccato, compassato, divagante – un flâneur da sala piegato alla cronaca, o un videocronista con ambizioni letterarie – che si immerge sempre più intensamente nell’infelicità delle orfane bianche, a mostrare come quell’agnizione aspiri a essere una categoria poetica, prima ancora che una condizione psicologica.
19,00

Senza copione

di Filippo Danovi

editore: Laurana Editore

pagine: 280

Ilaria ha interrotto una carriera promettente di attrice per dedicarsi a missioni umanitarie a tutela dell’infanzia. In una di queste, mentre sta attraversando il deserto dello Yemen, viene rapita. La sua scomparsa mette in crisi una serie di complessi equilibri e, dopo la liberazione, non soltanto la ragazza, ma anche tutti i familiari e il compagno saranno chiamati a confrontarsi sul ruolo che le persone esercitano e sulle dinamiche e le scelte che danno senso e valore alla vita. E, pur con il dubbio di fondo che la trama della nostra storia sia retta da regole già scritte, ovvero lasciata a una serie di coincidenze e casualità, emerge in ogni caso l’unicità del destino, sempre personale e irrevocabile.
18,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.