Le ultime novità
Non c'è più tempo per sognare
di Michele Navarra editore: Laurana Editore
pagine: 304
Emilia e Sasà sono due ragazzini che appartengono a mondi diametralmente opposti.
Lei, dieci anni ancora da compiere, figlia della più ricca borghesia romana, è una bambina caparbia e ribelle, ma allo stesso tempo fragile, che sarà costretta a pagare uno scotto durissimo a causa del suo carattere.
Lui, quattordicenne siciliano, figlio di un agiato capomastro dell’agrigentino, vive in un piccolo paese di campagna. Per non tradire i suoi principi, commetterà il grave errore di inimicarsi la persona sbagliata, che ricorderà l’affronto subito per lungo tempo, quello necessario a pareggiare il conto.
Tra le bellezze di una Roma che sogna l’Impero e la dolcezza della campagna siciliana, le loro storie finiranno per incrociarsi e avvilupparsi in un gomitolo inestricabile, dapprima sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, per poi proseguire durante i cinquant’anni successivi, fino ad arrivare alle porte del nuovo secolo.
Tra grandi progetti da realizzare, sogni infranti, sofferenze, amori, tradimenti, compromessi e cocenti delusioni, Emilia e Sasà scopriranno a loro spese che, prima o poi, arriva un momento nella vita di ciascuno in cui non c’è più tempo per sognare.
editore: Laurana Editore
pagine: 304
Emilia e Sasà sono due ragazzini che appartengono a mondi diametralmente opposti.
Lei, dieci anni ancora da compiere, figlia della più ricca borghesia romana, è una bambina caparbia e ribelle, ma allo stesso tempo fragile, che sarà costretta a pagare uno scotto durissimo a causa del suo carattere.
Lui, quattordicenne siciliano, figlio di un agiato capomastro dell’agrigentino, vive in un piccolo paese di campagna. Per non tradire i suoi principi, commetterà il grave errore di inimicarsi la persona sbagliata, che ricorderà l’affronto subito per lungo tempo, quello necessario a pareggiare il conto.
Tra le bellezze di una Roma che sogna l’Impero e la dolcezza della campagna siciliana, le loro storie finiranno per incrociarsi e avvilupparsi in un gomitolo inestricabile, dapprima sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, per poi proseguire durante i cinquant’anni successivi, fino ad arrivare alle porte del nuovo secolo.
Tra grandi progetti da realizzare, sogni infranti, sofferenze, amori, tradimenti, compromessi e cocenti delusioni, Emilia e Sasà scopriranno a loro spese che, prima o poi, arriva un momento nella vita di ciascuno in cui non c’è più tempo per sognare.
I Papi e i contadini
La fede nelle campagne e le radici della Coldiretti
di Nunzio Primavera editore: Laurana Editore
pagine: 568
Tra la Chiesa e i contadini il rapporto si è evoluto nel corso dei secoli, saldato dalle radici profonde della fede della gente dei campi. Con l’attesa di una riforma agraria che desse dignità e certezza nel possesso della terra a milioni di mezzadri e piccoli coloni, la questione agraria è stato il problema cruciale che l’Unità d’Italia non ha risolto. Per primo il Magistero dei Papi si è fatto carico di dare giustizia alla gente dei campi e di rispondere, nel senso della giustizia sociale e della carità, ai forti conflitti sociali esplosi tra ’800 e ’900. La Rerum Novarum di Leone XIII (1891) affronta la questione agraria e offre l’alternativa cristiana alle dottrine socialiste. Cinquant’anni dopo, il 30 ottobre 1944, Paolo Bonomi, sostenuto da Pio XII e monsignor Giovanni Battista Montini (il futuro Paolo VI), fonda la Coldiretti e offre rappresentanza a contadini e mezzadri, un terzo degli italiani: ectoplasma sociale senza diritti. Interpretando gli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa, sul piano delle rivendicazioni e delle proposte, la Coldiretti diventa forza sociale che mette al centro la famiglia rurale: persegue la tutela sanitaria, le pensioni e la riforma agraria che toglie 3,6 milioni di ettari al latifondo e realizza l’unica redistribuzione di ricchezza dall’Unità, che genera un milione di aziende agricole.Oggi, nel terzo millennio, i frutti dell’ispirazione della Coldiretti al Cristianesimo sociale e all’insegnamento dei Papi – dalla Mater et Magistra di Giovanni XXIII alla Fratelli tutti di Francesco – sono rappresentati dalla multifunzionalità generatrice della nuova agricoltura e dalla filiera agricola tutta italiana per siglare il legame tra città e campagna e la nuova centralità del cibo: sano, genuino, di qualità e al giusto prezzo. Senza mai dimenticarsi di chi non ha accesso a un pasto quotidiano.
editore: Laurana Editore
pagine: 568
Tra la Chiesa e i contadini il rapporto si è evoluto nel corso dei secoli, saldato dalle radici profonde della fede della gente dei campi. Con l’attesa di una riforma agraria che desse dignità e certezza nel possesso della terra a milioni di mezzadri e piccoli coloni, la questione agraria è stato il problema cruciale che l’Unità d’Italia non ha risolto. Per primo il Magistero dei Papi si è fatto carico di dare giustizia alla gente dei campi e di rispondere, nel senso della giustizia sociale e della carità, ai forti conflitti sociali esplosi tra ’800 e ’900. La Rerum Novarum di Leone XIII (1891) affronta la questione agraria e offre l’alternativa cristiana alle dottrine socialiste. Cinquant’anni dopo, il 30 ottobre 1944, Paolo Bonomi, sostenuto da Pio XII e monsignor Giovanni Battista Montini (il futuro Paolo VI), fonda la Coldiretti e offre rappresentanza a contadini e mezzadri, un terzo degli italiani: ectoplasma sociale senza diritti. Interpretando gli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa, sul piano delle rivendicazioni e delle proposte, la Coldiretti diventa forza sociale che mette al centro la famiglia rurale: persegue la tutela sanitaria, le pensioni e la riforma agraria che toglie 3,6 milioni di ettari al latifondo e realizza l’unica redistribuzione di ricchezza dall’Unità, che genera un milione di aziende agricole.Oggi, nel terzo millennio, i frutti dell’ispirazione della Coldiretti al Cristianesimo sociale e all’insegnamento dei Papi – dalla Mater et Magistra di Giovanni XXIII alla Fratelli tutti di Francesco – sono rappresentati dalla multifunzionalità generatrice della nuova agricoltura e dalla filiera agricola tutta italiana per siglare il legame tra città e campagna e la nuova centralità del cibo: sano, genuino, di qualità e al giusto prezzo. Senza mai dimenticarsi di chi non ha accesso a un pasto quotidiano.
Margini di un delitto
di Salvatore Frasca editore: Laurana Editore
pagine: 432
Sicilia, Santacroce Mamertina, 31 agosto 2015. Spossato da uno scirocco che investe persone e cose col suo alito caldo e incessante, l’ispettore Falconara è chiuso nel suo ufficio, terribilmente annoiato dopo l’archiviazione di un’indagine di successo. È in quest’atmosfera sofferente e ovattata che, di punto in bianco, deflagra la notizia del ritrovamento di un cadavere orribilmente mutilato. Il corpo, rinvenuto al civico 29 di via Custoza, sembrerebbe appartenere a Rudolfo Albano, proprietario di un’azienda vinicola i cui interessi economici sono fortemente legati al riciclaggio di denaro sporco delle cosche mafiose locali. Un delitto di mafia; facile, no? Falconara, tuttavia, vincendo la sua indolenza, e confrontandosi con il suo mentore, il commissario Mallus, non ne è del tutto convinto. Accompagnato dagli agenti Moscuzza e Giangiulli, Falconara inizia a indagare su una storia familiare dalle sfumature assai torbide e ambigue, tracciando un’inquietante mappa dell’angoscia e delle fragilità umane, fino alla scoperta di una scomoda verità. Perché l’apparenza, in fondo, è parte integrante della realtà.
editore: Laurana Editore
pagine: 432
Sicilia, Santacroce Mamertina, 31 agosto 2015. Spossato da uno scirocco che investe persone e cose col suo alito caldo e incessante, l’ispettore Falconara è chiuso nel suo ufficio, terribilmente annoiato dopo l’archiviazione di un’indagine di successo. È in quest’atmosfera sofferente e ovattata che, di punto in bianco, deflagra la notizia del ritrovamento di un cadavere orribilmente mutilato. Il corpo, rinvenuto al civico 29 di via Custoza, sembrerebbe appartenere a Rudolfo Albano, proprietario di un’azienda vinicola i cui interessi economici sono fortemente legati al riciclaggio di denaro sporco delle cosche mafiose locali. Un delitto di mafia; facile, no? Falconara, tuttavia, vincendo la sua indolenza, e confrontandosi con il suo mentore, il commissario Mallus, non ne è del tutto convinto. Accompagnato dagli agenti Moscuzza e Giangiulli, Falconara inizia a indagare su una storia familiare dalle sfumature assai torbide e ambigue, tracciando un’inquietante mappa dell’angoscia e delle fragilità umane, fino alla scoperta di una scomoda verità. Perché l’apparenza, in fondo, è parte integrante della realtà.
Arrivammo a destinazione
di Giovanna Casadio editore: Laurana Editore
pagine: 216
Sicilia, 1915.Nel giorno in cui l’Italia entra nella Grande Guerra, il capitano di lungo corso Sebastiano Moncada, acceso neutralista, muore in circostanze misteriose. La vita di Miriam, la moglie, e di Clorinda, la figlioletta, è stravolta. Inatteso arriva l’aiuto di Nevio Boni, maresciallo della Regia Arma dei carabinieri, che ha due passioni: le poesie di Giovanni Pascoli e svelare delitti. Ma la Sicilia è il passato che inghiotte il futuro. Sono gli anni Sessanta, Clorinda decide di emigrare con la famiglia nel Settentrione. Approda all’Albergo Italia, dove ogni giorno prostitute e poveri cristi si giocano la vita a testa o croce. I vecchi e i nuovi sogni si intrecciano, e Rosannù, la più piccola della combriccola familiare, racconta con meraviglia quel ricovero di gente del Sud spaesata: una “furtiva” comunità in cerca di riscatto. E tra veleni e misteri, conflitti e ferite, amori e disillusioni, la storia della famiglia Moncada, e di chi ne ha incrociato la via, finalmente giunge a destinazione.
editore: Laurana Editore
pagine: 216
Sicilia, 1915.Nel giorno in cui l’Italia entra nella Grande Guerra, il capitano di lungo corso Sebastiano Moncada, acceso neutralista, muore in circostanze misteriose. La vita di Miriam, la moglie, e di Clorinda, la figlioletta, è stravolta. Inatteso arriva l’aiuto di Nevio Boni, maresciallo della Regia Arma dei carabinieri, che ha due passioni: le poesie di Giovanni Pascoli e svelare delitti. Ma la Sicilia è il passato che inghiotte il futuro. Sono gli anni Sessanta, Clorinda decide di emigrare con la famiglia nel Settentrione. Approda all’Albergo Italia, dove ogni giorno prostitute e poveri cristi si giocano la vita a testa o croce. I vecchi e i nuovi sogni si intrecciano, e Rosannù, la più piccola della combriccola familiare, racconta con meraviglia quel ricovero di gente del Sud spaesata: una “furtiva” comunità in cerca di riscatto. E tra veleni e misteri, conflitti e ferite, amori e disillusioni, la storia della famiglia Moncada, e di chi ne ha incrociato la via, finalmente giunge a destinazione.
L'eroe imperfetto
di Sandra Rizza editore: Laurana Editore
pagine: 296
La venerazione per il giudice Michele Amalfi, ucciso in uno scontro a fuoco ed eroe al centro di spettacolari cerimonie rievocative nella società che ha fatto della memoria civile una vera e propria religione laica, viene scossa da una rivelazione che ne mette in crisi, post mortem, l’integrità morale. La minaccia è talmente grave da sconvolgere il mondo dell’informazione e incrinare il sistema di privilegi accreditato a un piccolo pantheon di eletti: la vedova del giudice, la fondazione benefica che lei presiede e soprattutto il figlio dell’eroe, ragazzo arrogante e tormentato. Ma tra le aule del liceo, intitolato al martire che proprio in quella scuola perse la vita, sarà Valerio, giovane timido e impacciato, a riscrivere suo malgrado la storia di un apparato culturale intriso di cinismo.
editore: Laurana Editore
pagine: 296
La venerazione per il giudice Michele Amalfi, ucciso in uno scontro a fuoco ed eroe al centro di spettacolari cerimonie rievocative nella società che ha fatto della memoria civile una vera e propria religione laica, viene scossa da una rivelazione che ne mette in crisi, post mortem, l’integrità morale. La minaccia è talmente grave da sconvolgere il mondo dell’informazione e incrinare il sistema di privilegi accreditato a un piccolo pantheon di eletti: la vedova del giudice, la fondazione benefica che lei presiede e soprattutto il figlio dell’eroe, ragazzo arrogante e tormentato. Ma tra le aule del liceo, intitolato al martire che proprio in quella scuola perse la vita, sarà Valerio, giovane timido e impacciato, a riscrivere suo malgrado la storia di un apparato culturale intriso di cinismo.
La notte ha il suo profumo
di Marco Azzalini editore: Laurana Editore
pagine: 344
Padova, agosto 2023. Un cadavere malconcio spunta dall’argine di un canale. Sembra la fine violenta di un clochard, ma uno strano testamento collega l’omicidio a un sanguinoso attentato degli anni Settanta, che per tutti ha un colpevole, morto nell’esplosione della bomba che portava con sé. Per venire a capo di un caso che ne riapre un altro, il vicequestore Carlo Oriani e la sua squadra dovranno fare i conti con un mistero durato cinquant’anni, una serie di delitti che sparigliano le carte, una strage mai superata, la Padova livida degli Anni di Piombo e la città di oggi ancora prigioniera del passato; ma anche un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato.
editore: Laurana Editore
pagine: 344
Padova, agosto 2023. Un cadavere malconcio spunta dall’argine di un canale. Sembra la fine violenta di un clochard, ma uno strano testamento collega l’omicidio a un sanguinoso attentato degli anni Settanta, che per tutti ha un colpevole, morto nell’esplosione della bomba che portava con sé. Per venire a capo di un caso che ne riapre un altro, il vicequestore Carlo Oriani e la sua squadra dovranno fare i conti con un mistero durato cinquant’anni, una serie di delitti che sparigliano le carte, una strage mai superata, la Padova livida degli Anni di Piombo e la città di oggi ancora prigioniera del passato; ma anche un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato.