Libri di Giulio Mozzi
ADA:39
di Cosimo Lupo editore: Laurana Editore
pagine: 240
«Nell’orizzonte di Lupo l’uomo e l’universo
vivono intrecciati, il naturale domina sull’umano,
la fabula è una forma di astrazione».
Stefano Valenti
editore: Laurana Editore
pagine: 240
«Nell’orizzonte di Lupo l’uomo e l’universo
vivono intrecciati, il naturale domina sull’umano,
la fabula è una forma di astrazione».
Stefano Valenti
La formazione dello scrittore
La scelta. I dubbi. Gli incontri. Il percorso di chi scrive libri oggi
editore: Laurana Editore
pagine: 196
Di chi scrive e arriva a pubblicare, come accade per gli iceberg, si vede la punta: l’esordio e i libri che seguono. Tutto ciò che precede di solito resta sommerso, ridotto a qualche riga: nata… e poco altro. E invece è nella parte meno visibile che si nasconde la natura degli scrittori.Ecco quindi che questo libro – di cui esiste l'omologo al femminile, a cura di Chicca Gagliardo – raccoglie una galleria di autoritratti in cui ogni autore mette in luce i punti decisivi del percorso che l’ha portato lì dove si trova. Un cammino fatto di scelte, letture, folgorazioni, cadute, incontri decisivi, appuntamenti mancati, amori, rabbie, dubbi, scoperte. Sono testimonianze di una formazione per ognuno diversa, ma in ogni caso pienamente umana, che riporta l’essere scrittori a una dimensione che ci è prossima e che, proprio per questo, finirà forse per farci amare ancora di più i libri.
editore: Laurana Editore
pagine: 196
Di chi scrive e arriva a pubblicare, come accade per gli iceberg, si vede la punta: l’esordio e i libri che seguono. Tutto ciò che precede di solito resta sommerso, ridotto a qualche riga: nata… e poco altro. E invece è nella parte meno visibile che si nasconde la natura degli scrittori.Ecco quindi che questo libro – di cui esiste l'omologo al femminile, a cura di Chicca Gagliardo – raccoglie una galleria di autoritratti in cui ogni autore mette in luce i punti decisivi del percorso che l’ha portato lì dove si trova. Un cammino fatto di scelte, letture, folgorazioni, cadute, incontri decisivi, appuntamenti mancati, amori, rabbie, dubbi, scoperte. Sono testimonianze di una formazione per ognuno diversa, ma in ogni caso pienamente umana, che riporta l’essere scrittori a una dimensione che ci è prossima e che, proprio per questo, finirà forse per farci amare ancora di più i libri.
10 buoni motivi per essere cattolici
di Valter Binaghi, Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
pagine: 148
Oggi, in Italia, non c’è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo. Il dibattito pubblico si sfoga a commentare le prese di posizione della gerarchia pro o contro le politiche del governo, o a rivangare interminabili discussioni attorno alla morale sessuale. Ma il cattolicesimo è tutt’altra cosa: è, prima di tutto, una storia d’amore, difficile e contrastata come tutte le storie d’amore, tra un Creatore e le sue creature. È la storia di un’attesa della fine. È la storia di un Dio che contempla con meraviglia gli uomini e decide di sperimentare Egli stesso il loro grande mistero: la vita nella carne e la morte.Ci volevano due scrittori per arrischiarsi nel tentativo di raccontare l’immaginario cattolico inteso come un contenitore pieno di storie che hanno a che fare con noi tutti. Cattolici essi stessi, non hanno voluto scrivere un ennesimo catechismo conformistico o alternativo. Non hanno voluto né compiacere la gerarchia né dispiacere a essa.Hanno voluto piuttosto mostrare come l’essere cristiani cattolici sia oggi, in Italia, la più radicale diversità sperimentabile.
editore: Laurana Editore
pagine: 148
Oggi, in Italia, non c’è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo. Il dibattito pubblico si sfoga a commentare le prese di posizione della gerarchia pro o contro le politiche del governo, o a rivangare interminabili discussioni attorno alla morale sessuale. Ma il cattolicesimo è tutt’altra cosa: è, prima di tutto, una storia d’amore, difficile e contrastata come tutte le storie d’amore, tra un Creatore e le sue creature. È la storia di un’attesa della fine. È la storia di un Dio che contempla con meraviglia gli uomini e decide di sperimentare Egli stesso il loro grande mistero: la vita nella carne e la morte.Ci volevano due scrittori per arrischiarsi nel tentativo di raccontare l’immaginario cattolico inteso come un contenitore pieno di storie che hanno a che fare con noi tutti. Cattolici essi stessi, non hanno voluto scrivere un ennesimo catechismo conformistico o alternativo. Non hanno voluto né compiacere la gerarchia né dispiacere a essa.Hanno voluto piuttosto mostrare come l’essere cristiani cattolici sia oggi, in Italia, la più radicale diversità sperimentabile.
La felicità terrena
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
pagine: 198
Dobbiamo immaginarcela questa terra, per viverci feliciSiamo abituati a desiderare. A desiderare cose nuove che ancora non possediamo, rapporti sereni con le persone che abbiamo attorno, soluzioni efficaci per i problemi della vita di tutti i giorni. Siamo dunque convinti che la felicità, sulla terra, stia nel soddisfare questi desideri.Giulio Mozzi nei racconti del suo libro mostra invece una possibilità differente: che i nostri desideri crescano a tal punto da uscire fuori di noi e creare un mondo diverso da quello reale, che a quello reale si sovrappone e che quello reale nasconde. L’immaginazione non può certo prendere il potere e cambiare lo stato delle cose, ma costituire un nido entro cui ripararsi sì. La felicità che ne deriva è di questa vita e non riguarda solo i personaggi del libro, ma tutti noi lettori.Pubblicato originariamente nel 1996 da Einaudi, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Strega di quell’anno, La felicità terrena è il libro più importante di Giulio Mozzi e torna disponibile in una nuova edizione con testi inediti e una nota finale d’autore.
editore: Laurana Editore
pagine: 198
Dobbiamo immaginarcela questa terra, per viverci feliciSiamo abituati a desiderare. A desiderare cose nuove che ancora non possediamo, rapporti sereni con le persone che abbiamo attorno, soluzioni efficaci per i problemi della vita di tutti i giorni. Siamo dunque convinti che la felicità, sulla terra, stia nel soddisfare questi desideri.Giulio Mozzi nei racconti del suo libro mostra invece una possibilità differente: che i nostri desideri crescano a tal punto da uscire fuori di noi e creare un mondo diverso da quello reale, che a quello reale si sovrappone e che quello reale nasconde. L’immaginazione non può certo prendere il potere e cambiare lo stato delle cose, ma costituire un nido entro cui ripararsi sì. La felicità che ne deriva è di questa vita e non riguarda solo i personaggi del libro, ma tutti noi lettori.Pubblicato originariamente nel 1996 da Einaudi, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Strega di quell’anno, La felicità terrena è il libro più importante di Giulio Mozzi e torna disponibile in una nuova edizione con testi inediti e una nota finale d’autore.
10 buoni motivi per essere cattolici
di Valter Binaghi, Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
Oggi, in Italia, non c'è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo
editore: Laurana Editore
Oggi, in Italia, non c'è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo
La felicità terrena
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
Siamo abituati a desiderare
editore: Laurana Editore
Siamo abituati a desiderare
Il male naturale
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
Pubblicato originariamente nel 1998, accolto da una ventata di polemiche, e velocemente sparito dagli scaffali delle librerie,
editore: Laurana Editore
Pubblicato originariamente nel 1998, accolto da una ventata di polemiche, e velocemente sparito dagli scaffali delle librerie,
Sono l'ultimo a scendere (e altre storie credibili)
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
Dal maggio 2003 all'ottobre 2008 Giulio Mozzi ha scritto e pubblicato in rete, più o meno quotidianamente, un diario in cui ra
editore: Laurana Editore
Dal maggio 2003 all'ottobre 2008 Giulio Mozzi ha scritto e pubblicato in rete, più o meno quotidianamente, un diario in cui ra
Favole del morire
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
pagine: 160
Quindici anni dopo Il culto della morti nell'Italia contemporanea, Giulio Mozzi raccoglie in Favole del morire un piccolo gruppo di testi scritti tra il 2003 e il 2014 nei quali ha continuato a esplorare, secondo le sue parole, "ciò su cui medito tutti i giorni: non la morte, ma il morire".Nulla di consolatorio o di edificante, peraltro, in questo libro; che fin dalle sue scelte formali - un andirivieni continuo tra prosa e, teatro, verso; una sintassi violentemente scorciata; un lessico brutale; una sovrapposizione sfrontata di tragico e comico - può sconcertare il lettore. E chi abbia il coraggio di addentrarvisi, come ci si addentra alle sagre nella Casa delle streghe, e di accogliere di favola in favola le mutevoli apparizioni del morire, incontrerà alla fine del testo la più paradossale delle dichiarazioni di fede (o, forse, di scetticismo radicale): "Questa è la speranza, un'immaginazione".Non sarà un caso, dunque, se l'immaginario e la scrittura richiamano così tanto e spesso quelli delle sedizioni dovute a Mozzi del piccolo, prezioso libro Dieci buoni motivi per essere cattolici (Laurana 2011) scritto insieme a Valter Binaghi. E infatti a Binaghi, scomparso il 12 luglio 2013, Favole del morire è dedicato.
editore: Laurana Editore
pagine: 160
Quindici anni dopo Il culto della morti nell'Italia contemporanea, Giulio Mozzi raccoglie in Favole del morire un piccolo gruppo di testi scritti tra il 2003 e il 2014 nei quali ha continuato a esplorare, secondo le sue parole, "ciò su cui medito tutti i giorni: non la morte, ma il morire".Nulla di consolatorio o di edificante, peraltro, in questo libro; che fin dalle sue scelte formali - un andirivieni continuo tra prosa e, teatro, verso; una sintassi violentemente scorciata; un lessico brutale; una sovrapposizione sfrontata di tragico e comico - può sconcertare il lettore. E chi abbia il coraggio di addentrarvisi, come ci si addentra alle sagre nella Casa delle streghe, e di accogliere di favola in favola le mutevoli apparizioni del morire, incontrerà alla fine del testo la più paradossale delle dichiarazioni di fede (o, forse, di scetticismo radicale): "Questa è la speranza, un'immaginazione".Non sarà un caso, dunque, se l'immaginario e la scrittura richiamano così tanto e spesso quelli delle sedizioni dovute a Mozzi del piccolo, prezioso libro Dieci buoni motivi per essere cattolici (Laurana 2011) scritto insieme a Valter Binaghi. E infatti a Binaghi, scomparso il 12 luglio 2013, Favole del morire è dedicato.
La formazione della scrittrice
La scelta. I dubbi. Gli incontri. Il percorso di chi scrive libri oggi
editore: Laurana Editore
pagine: 196
Di chi scrive e arriva a pubblicare, come accade per gli iceberg, si vede la punta: l'esordio e i libri che seguono. Tutto ciò che precede di solito resta sommerso, ridotto a qualche riga: nato... e poco altro. E invece è nella parte meno visibile che si nasconde la natura degli scrittori.Ecco quindi che questo libro - di cui esiste l'omologo al maschile, a cura di Gabriele Dadati – raccoglie una galleria di autoritratti in cui ogni autore mette in luce i punti decisivi, appuntamenti mancati, amori, rabbie, dubbi, scoperte. Sono testimonianze di una formazione per ognuno diversa, ma in ogni caso pienamente umana, che riporta l’essere scrittori a una dimensione che ci è prossima e che, proprio per questo, finirà forse per farci amare ancora di più i libri.
editore: Laurana Editore
pagine: 196
Di chi scrive e arriva a pubblicare, come accade per gli iceberg, si vede la punta: l'esordio e i libri che seguono. Tutto ciò che precede di solito resta sommerso, ridotto a qualche riga: nato... e poco altro. E invece è nella parte meno visibile che si nasconde la natura degli scrittori.Ecco quindi che questo libro - di cui esiste l'omologo al maschile, a cura di Gabriele Dadati – raccoglie una galleria di autoritratti in cui ogni autore mette in luce i punti decisivi, appuntamenti mancati, amori, rabbie, dubbi, scoperte. Sono testimonianze di una formazione per ognuno diversa, ma in ogni caso pienamente umana, che riporta l’essere scrittori a una dimensione che ci è prossima e che, proprio per questo, finirà forse per farci amare ancora di più i libri.
Favole del morire
di Giulio Mozzi editore: Laurana Editore
"La danza della vita e la danza della morte sono sorelle gemelle
editore: Laurana Editore
"La danza della vita e la danza della morte sono sorelle gemelle
Breve trattato sui picchiatori nella Svizzera italiana degli anni Ottanta
di Manuela Mazzi editore: Laurana Editore
pagine: 272
«Questo è un racconto monumentale, come sempre è il ricordo della gioventù e dell'adolescenza selvatica»
Dalla postfazione di Ermanno Cavazzoni
editore: Laurana Editore
pagine: 272
«Questo è un racconto monumentale, come sempre è il ricordo della gioventù e dell'adolescenza selvatica»
Dalla postfazione di Ermanno Cavazzoni