Questa conoscenza ultima

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Questa conoscenza ultima
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Le vite racchiuse dentro Questa conoscenza ultima sono le stesse che ogni giorno scorrono attorno a noi. Mariti e mogli che stanno insieme da tanti anni, adolescenti che devono crescere, immigrati che cercano una loro via alla felicità, professionisti impegnati nelle loro incombenze, seduttori disillusi e poi via via gli altri: un’umanità che non ha niente di strano, un’umanità che è quella di cui tutti facciamo parte.Poi a ognuna di queste vite capita qualcosa di improvviso e mostruoso. Un evento che non ha il garbo di preannunciarsi irrompe facendo deragliare ogni cosa e gettando una luce diversa su tutto quanto. Così scopriamo che ogni vita è una matassa in cui fino allora avevano convissuto la solitudine, il lutto, la disperazione. La cosiddetta normalità è inquietante e ci riguarda, quindi. Non avevamo detto che le vite comprese nel libro sono quelle che si accompagnano ogni giorno alla nostra? Che sono, la nostra?In quelli che potremmo definire veri e propri thriller esistenziali Umberto Apice ci mostra come ognuno di noi possa sprofondare nell’abisso. E che non occorrono particolari colpe perché questo accada.
 

Biografia dell'autore

Umberto Apice

Umberto Apice
Umberto Apice è nato a Torre del Greco, nel 1941. Magistrato a Milano negli anni della rivolta studentesca, è attualmente Avvocato Generale presso la Corte di Cassazione. Nel corso di un lungo soggiorno a Firenze (1961-1968) conosce e frequenta Geno Pampaloni, da cui viene segnalato alla rivista “Nuovi Argomenti”, all’epoca diretta da Alberto Moravia e Enzo Siciliano, che pubblicano alcuni suoi testi di narrativa. Ha scritto saggi, racconti e romanzi, tra cui: Attacco al cuore (1988), Tracce confuse verso l’alba (2001), Processo a Pasolini. La rapina del Circeo (2007), Nelle stanze di Joyce (2013), Questa conoscenza ultima (2014). È Presidente della Giuria del premio letterario RIPDICO – Scrittori della Giustizia.