In pillole
«Quando mi sono trovato a incontrarlo davvero, il popolo, a starci dentro come un pezzettino di popolo uguale agli altri, in strada, sugli autobus, negli ospedali, nelle file agli uffici pubblici, al mercato, sulle spiagge, nei bar affollati, nei negozi il sabato pomeriggio, a starci dentro senza la protezione di mia madre o di uno stipendio superiore alla media, mi sono accorto che era ben diverso da come me l’ero immaginato fantasticando di diventarne un eroico tribuno. Il popolo era brutto, cialtrone, prepotente, vigliacco, bugiardo, viscido, grasso, avido, falso, razzista, egoista fino al midollo, ladro, servile e terrorizzante. Il popolo era uno schifo».