In pillole
«Più di tutto mi dà la nausea il mio partito. Indigeribile complicato e kitsch come una torta nuziale. Sopra, il presidente e il segretario, soli uno affianco all’altro come i pupazzetti che raffigurano gli sposi. Subito sotto, in un cerchio poco più grande, i massimi dirigenti. Sotto ancora, quelli che sgomitano per salire al livello superiore. Infine, alla base, quelli che continuano a credere nell’ideale – ma quale? – solo perché le illusioni aiutano a vivere e tutti dobbiamo campare. Tutt’intorno, una massa di ingordi che non vedono l’ora di agguantare il loro pezzo di torta».