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MILANONERA - IL GIORNO DEI LIMONI NERI

Recensione di: Il giorno dei limoni neri
11.04.2024
Lo scrittore ci consegna un giallo bello e articolato che richiama altri libri degli anni settanta. L’autore insegna da vari anni in carcere e questo gli ha permesso di attingere a piene mani a questa dolente quotidianità. Tenendo conto che è pure un carcere di massima sicurezza e quindi posto dove vi sono detenuti che hanno commesso crimini  di tipo mafioso lo scrittore è molto bravo a restituirci gergo e gestualità di quell’ambiente inserendo il tutto in una costruzione narrativa efficace e piacevole. 



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Il giorno dei limoni neri

di Alessandro Di Domizio

editore: Laurana Editore

pagine: 280

1997 – Giacomo Riesi è un mafioso. Ha ucciso, vendicato e obbedito ciecamente agli ordini imposti dalla famiglia, per un senso di appartenenza che gli è stato inculcato con la forza sin dalla tenera età. Giacomo è anche un detenuto dell’Orfento, carcere di massima sicurezza nella montagna abruzzese. Prigioniero da vent’anni, è il punto di riferimento di tutti i carcerati, che verso di lui nutrono un profondo rispetto. O almeno, questo finché l’omicidio della sua amante, la giovane ispettrice Sara Trevisan, non getta la sua rispettabilità alle ortiche. Chi ha ucciso Sara? E perché le modalità del suo assassinio ricordano quelle della moglie di Giacomo, morta decenni prima? Tra faide familiari, intrighi, torture e lotte a mani nude, Giacomo dovrà mettere a rischio la sua incolumità fisica e mentale per trovare il colpevole e cercare, finalmente, di conquistare la felicità che gli è sempre stata negata.
17,00

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