MANGIALIBRI - IL CENSIMENTO DEI LAMPIONI
Sebastiano da Berlino fa ritorno al suo paese di origine nel Salento per presenziare alla sentenza di separazione dalla ex moglie Magda. Senza grandi prospettive per il futuro, indeciso se restare o ripartire di nuovo, trova un lavoro temporaneo presso una ditta che ha ottenuto l’appalto per il censimento dei lampioni stradali, finendo in squadra proprio con il padre Bruno, per il quale Sebastiano prova un profondo risentimento. Molti anni prima, l’uomo ha prima ha abbandonato la famiglia costringendo la madre a crescere i figli da sola, e poi ha iniziato una relazione proprio con Magda. Le giornate di lavoro si succedono ad un ritmo nervoso e incostante. Padre e figlio dialogano tra loro mantenendo distanze fisiche ed emotive e ogni lampione censito appare come un ragionamento in più di Sebastiano, che non la memoria torna al passato, all’infanzia e all’incontro con Magda. Strada dopo strada, i conti con il passato continuano a non tornare, le ombre a non chiarirsi. L’incontro con Lisa, una giovane artista in contatto con la madre, coincide con una piccola svolta, segnando una sorta di nuovo inizio. Se per Lisa alcune brevi ma significative frasi scritte con un pennino sopra a dei pannelli appesi al muro si sono trasformate in “mappe di giorni”, per Sebastiano il lavoro sempre più certosino del censimento dei lampioni, da semplice scheda tecnica e descrittiva, si trasforma una sorta di strumento per raccontare i propri sentimenti, sublimati nell’architettura delle lampade e nel loro stato di conservazione…
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