«Il libro che spiega meglio il gigantesco abbaglio estetico, teatrale, esistenzial-sociale del berlusconismo è una strana autobiografia: Il veleno nella coda di Francesco Mazza.
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L’autobiografia di Mazza è priva di qualunque pudore nel raccontare le debolezze proprie, degli altri, di quella società. Ma senza alcuna ostentazione di spudoratezza. Mazza scrive da non-scrittore: nessuna parola ricercata, niente di costruito, niente di manierista».
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